Una delle caratteristiche più marcate della depressione è il disturbo dell’umore.
Nella persona che soffre di depressione si osserva principalmente proprio una variazione a carico del suo tono dell’umore che non ha più oscillazioni verso l’alto o verso il basso a seconda degli eventi della vita come avviene generalmente, ma si stabilizza verso il basso e perde la sua flessibilità.
Un’altra caratteristica delle persone con depressione è la loro incapacità di trovare interesse per le normali attività e persino per ciò che prima della malattia li entusiasmava. Spesso, il distacco, il senso di inadeguatezza, la noia li fa sentire demotivati e privi di ogni interesse e motivazione. In questo contesto psicologico, tutto appare grigio e senza attrattiva e nulla riesce a stimolare il minimo interesse. La persona arriva a lamentare di non provare più affetto per i propri familiari, di non riuscire ad occuparsi dei propri figli, di sentirsi svuotato e di non riuscire nemmeno a piangere.
Il rallentamento delle funzioni psichiche superiori può essere così marcato da provocare disturbi dell’attenzione, della concentrazione e della memoria (parliamo allora di rallentamento ideomotorio). Queste limitazioni portano la persona a sentirsi ancora più incerta ed insicura e in alcuni casi l’incapacità di prendere qualunque decisione, anche la più semplice, crea un notevole disagio, e può portare al blocco completo dell’azione e ad un ulteriore ripiegamento su sé stessi.
Spesso, le persone che sono al fianco della persona che soffre di depressione, pensano che il suo comportamento sia da attribuire ad una carenza di forza di volontà e quindi la incitano a scuotersi, a “fare”.
In realtà, la depressione non è in nessun modo una questione di volontà, anzi. Se pensiamo alla volontà come la quantità di energia psichica di cui tutti noi disponiamo per raggiungere i nostri obiettivi (e di cui spesso siamo inconsapevoli) possiamo dire che un’altra caratteristica peculiare della depressione è proprio la netta riduzione di energia psichica a disposizione della persona.
La psicoterapia cognitiva propone al paziente innanzitutto il recupero e la regolazione del tono dell’umore, con tecniche specifiche della CBT si addestra ad identificare e a modificare i propri pensieri e convinzioni negative e disfunzionali su se stessi, sul mondo e sul futuro. Il cambiamento nel modo di pensare porterà ad una modificazione dei sintomi che a loro volta influiranno positivamente sui pensieri.
In modo simile, la modificazione di alcuni comportamenti problematici (es. isolamento sociale) avrà un effetto benefico sui pensieri e sulle emozioni. Con una corretta terapia è possibile spezzare i circoli viziosi che inducono e mantengono la depressione nel tempo.