L’ansia fa parte della vita quotidiana in quanto esperienza emotiva comune. In genere, rappresenta la normale risposta fisiologica a fattori ambientali stressanti. Quando queste risposte dell’organismo sono eccessive e immotivate in quanto non legate a fattori oggettivamente stressanti parliamo di disturbi d’ansia. In questo caso, infatti, l’ansia è più intensa, persiste più a lungo e può essere legata a particolari persone, ambienti o situazioni. Per esempio, i comportamenti messi in atto per compiacere gli altri indicano che considerate i bisogni altrui più importanti dei vostri. Ciò può provocare frustrazione e, nel corso del tempo, risentimento. Frustrazione e risentimento, spesso ingenerate dal bisogno di tenere tutto sotto controllo o l’eccessivo perfezionismo e l’autocritica sono sentimenti intensi che possono contribuire a creare una situazione di ansia e nervosismo cronici.
Gli obiettivi da raggiungere per ottenere un’efficace gestione dell’ansia consistono nel comprendere la reazione personale di fronte a situazioni ritenute ansiogene, nell’identificare quali timori si associano ad esse e nell’apprendere come gestire le proprie emozioni ed i propri pensieri ossessivi. Spesso convinzioni e schemi comportamentali si rivelano esagerati ed irrazionali. Questo tipo di approccio alla vita generalmente porta a cronicizzare stress, ansia e scarsa autostima. Tecnicamente questo quadro clinico viene definito disturbo d’ansia generalizzato (distinguendolo da altre forme ansiose come le fobie o le ossessioni).
La persona che soffre di questo disturbo è continuamente preda di uno stato di agitazione e di tensione accompagnato da costante inquietudine e da una preoccupazione cronica, incontrollabile, per qualsiasi genere di circostanza o di attività. L’ansia e la preoccupazione sono associate con tre o più dei sei sintomi seguenti:
1.Irrequietezza o sentirsi tesi o con i nervi a fior di pelle;
2.Facile affaticabilità;
3.Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria;
4.Irritabilità;
5.Tensione muscolare;
6.Alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o sonno inquieto e insoddisfacente);
Ne può risultare compromessa la qualità di vita delle persone che ne sono affette poiché esse vivono in uno stato di tensione continua. Se non riconosciuto e curato, il disturbo d’ansia generalizzato può protrarsi per molti anni riacutizzandosi nei momenti di maggiore stress. Non deve stupire il fatto che manchi una causa specifica o un elemento scatenante, perché questo disturbo ha, come anche altri, la caratteristica di non poter essere ricondotto a un motivo esterno che lo giustifichi: si tratta di risposte comportamentali apprese sulle quali la terapia psicologica può intervenire per aiutare la persona a riconoscere il proprio stato e a porvi rimedio gestendo la propia vita e non facendosi gestire.